Visita in cantina Salvatore Molettieri. Viaggio alla scoperta delle migliori cantine italiane di nicchia! Scopri con noi tutti i vini particolari prodotti in questa fantastica terra. Vivi con noi l’esperienza della visita in Cantina Molettieri.
Aglianico Molettieri: una grande sorpresa
Mi stavo appena affacciando al mondo del vino in quel periodo, ed ero ferma nella mia opinione sull’aglianico: non mi piace, troppo tannico, troppo spigoloso, troppo.
Assaggio in un’occasione con degli amici un aglianico di Salvatore Molettieri, che mi sorprende ad ogni sorso, pieno, potente, perfettamente in sintonia con la cucina irpina, in quel caso. Inizio a rendermi conto che se voglio andare avanti in questo settore, devo essere pronta a sorprendermi ed a fidarmi dei miei sensi e delle sensazioni che mi danno, senza avere preconcetti.
Decido quindi che devo approfondire, iniziando proprio dalla cantina di Salvatore Molettieri.
Visita in Cantina Salvatore Molettieri
Arrivo all’inizio di un pomeriggio di pieno agosto, il Sig. Molettieri infatti, non si è fatto problemi ad accettare la mia richiesta per 2 persone durante le ferie estive.
Dalla cantina alla bottaia, fino all’imbottigliamento, ascolto rapita il racconto di Salvatore che non si risparmia, regalandomi ogni minuzioso dettaglio della sua esperienza di viticultore, e trasferendomi tutta il suo amore.
Mi mette a disposizione diverse annate sia di Aglianico che di Taurasi, per consentirmi di cogliere le differenze e le sfumature uniche che caratterizzano ogni singola espressione di questo fantastico vitigno. Ogni annata ha un racconto diverso, del terreno e del clima che l’hanno caratterizzata, che va letto lentamente.
L’olfatto complesso del Taurasi, presenta sentori di violetta appassita, mora e prugne, l’evoluzione gli dona essenze di liquirizia, pepe nero, tabacco, cuoio e note balsamiche, all’assaggio è potente e il tannino ormai levigato gli conferisce equilibrio ed eleganza.
Quel pomeriggio ho messo piede in cantina alle 16 e ne sono uscita alle 21:30, una master class inaspettata, una porta appena aperta su un vitigno e un vino in grado di riservare grandi sorprese, sempre.
Taurasi DOCG: il Barolo del Sud
“Devo asserire, domandando scusa ai miei Barbera e Barolo, che il Taurasi è il loro fratello maggiore”
On. Arturo Marescalchi (enologo e agronomo piemontese, Sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste nel 1932)
Quanto dichiarato dall’Onorevole Marescalchi ci dà la misura di come, in quanto a nobiltà, il Taurasi non abbia nulla da invidiare a vini nobili come il Barolo.
Qui la potenza e la tannicità dell’aglianico si evolvono dando eleganza e complessità, il TAURASI è un vino che non teme il tempo, anzi l’invecchiamento riesce solo a farlo esprimere a livelli sempre più elevati, le migliori espressioni possono evolvere anche fino a 20 anni.
Da disciplinare la denominazione Taurasi DOCG è da riservare a vini rossi ottenuti da almeno 85% di uve aglianico, coltivato e prodotto nei comuni di Avellino indicati.
Per il Taurasi Docg è previsto un periodo d’invecchiamento pari a 3 anni minimo, di cui almeno uno in botti di legno, per il Taurasi DOCG RISERVA gli anni d’invecchiamento sono 4 ed i mesi in botti di legno 18.
Il territorio
Siamo nel Comune di Montemarano in provincia di Avellino, nel cuore dell’areale del Taurasi DOCG, i vitigni sono collocati a 500-600 metri sul livello del mare, i terreni sono calcareo-argillosi di origine vulcanica.
Potete acquistare i vini di “Salvatore Molettieri”, direttamente dal nostro sito www.vivodivino.com !!